Capitolo 9 – Conclusioni e prospettive

Questa prima fase di una ricerca di ben più ampio respiro, ha permesso di impostare le basi per la realizzazione di un test di colabilità per leghe di rame che sia semplice, affidabile e riproducibile. La scelta del modello a spirale, tra quelli artigianalmente in uso, si è rivelata promettente ed in gran parte adatta alle esigenze. Gli accorgimenti adottati finora hanno permesso di progredire nella realizzazione di stampi con cui sono state effettuate alcune colate di prova.

Queste colate hanno permesso di affinare il modello suggerendo quali modifiche apportare per renderlo più affidabile e, allo stesso tempo, hanno fornito il materiale necessario per effettuare una prima serie di analisi macro e microscopiche sui getti.

Dall’insieme delle osservazioni e dei dati raccolti in questa prima fase si è partiti per proporre tre nuovi modelli di stampo che, utilizzando semprela spirale come forma base, dovrebebro permettere di ridurre o di eliminare alcuni problemi difficilmente controllabili in ambito industriale/semiartigianale e, al contempo, fortemente coinvolti nella valutazione della colabilità.
Uniformare questi parametri è perfettamente in linea con la ricerca cui questo lavoro ha contribuito, che vuole indagare esclusivamente sull’influenza degli elementi di lega sulle proprietà di colata. Il modello che attualmente pare essere il più promettente è quello che prevede una colata in grappolo di tre spirali alimentate attraverso un solo canale di colata (vedi figura 24 pag. 37). In questo caso, infatti, si ha il vantaggio di avere, almeno in teoria, un identico flusso di lega nei tre modelli e la parte verticale (ex canale di colata dello stampo singolo) può agire da sfogo per i gas e da ulteriore prolungamento dello stampo stesso.